Vantaggi dell'angioplastica coronarica
Alcuni dei vantaggi dell'angioplastica rispetto alla chirurgia di rivascolarizzazione miocardica (bypass coronarico) sono:
È una procedura meno invasiva;
Richiede una degenza più breve in ospedale;
Permette al paziente di tornare più rapidamente alle sue attività di routine.
Quanto dura la procedura?
L'angioplastica richiede, in media, da 30 a 45 minuti. Può richiedere anche meno tempo (ad esempio, circa 15 minuti) o può durare più a lungo in casi più complessi (da 2 a 3 ore).
L'angioplastica può richiedere l'ammissione in ospedale. Può essere eseguito contemporaneamente a un'angiografia o successivamente come seconda procedura.
Come viene eseguita l'angioplastica coronarica?
L'intervento coronarico percutaneo viene effettuato mediante l'introduzione di un catetere nell'arteria attraverso una piccola incisione all'inguine o all'avambraccio. Questo porta quindi un palloncino o uno stent al cuore.
Sbloccare l'arteria con uno stent
L'angioplastica con stent è attualmente il metodo più comunemente usato. Uno stent è una rete metallica posizionata attorno a un palloncino. È collocato all'interno della nave nel sito dell'ostruzione e gonfiato per spingere lo stent contro la parete dell'arteria.
Lo stent rimane bloccato sulla parete dell'arteria, garantendo che l'arteria sia abbastanza larga da consentire al sangue di fluire.
Sbloccare l'arteria con un palloncino
Un'altra opzione, sebbene meno comune e meno efficace, è quella di dilatare la nave con il solo palloncino (angioplastica con catetere a palloncino).
In questa procedura, il palloncino del catetere viene posizionato in posizione e quindi gonfiato per dilatare il vaso, prima di essere rimosso.
Svantaggi dell'angioplastica coronarica
Alcuni degli svantaggi dell'angioplastica coronarica (con stent) rispetto alla chirurgia di rivascolarizzazione miocardica sono:
Meno probabilità che l'arteria rimanga nel tempo corretta: infatti, un anno dopo l'angioplastica (con stent), nel 10% dei pazienti è stato osservato un restringimento dello stent, con conseguente necessità di una nuova angioplastica. L'angioplastica è una procedura che può essere ripetuta più volte, ma che richiede sempre un'angiografia da eseguire in anticipo o contemporaneamente. Il tasso di ripetizione dell'angiografia / angioplastica coronarica è stimato tra il 10% e il 20% nei primi due anni;
È necessario il trattamento con due agenti antipiastrinici: per garantire il flusso sanguigno ed evitare la formazione di un coagulo di sangue. Questo farmaco è associato a un piccolo rischio di sanguinamento esterno ed interno e può interferire con il controllo del sanguinamento durante le procedure chirurgiche non cardiache che potrebbero essere necessarie.




